Siete pronti per un viaggio in Spagna di 11 giorni?
Che siate un gruppo di amici, una coppia (come noi) o una famiglia, apprezzerete tantissimo questo itinerario che abbiamo fatto noi e che inizia a Valencia e si conclude a Madrid.
In mezzo, ci sono città come Burgos, Salamanca, e Toledo.
In questo post vi darò consigli su come muovervi, dove andare, dove dormire, cosa vedere e cosa non vedere.
Troverete anche una mappa per capire esattamente il percorso che abbiamo fatto noi.
Un viaggio in Spagna è un’esperienza indimenticabile.
Non so esattamente perché ci sentiamo così vicini, ma i nostri cugini spagnoli sono molto simili a noi e allo stesso tempo ci sembrano esotici e misteriosi, nel senso mediorientale del termine.
La Spagna ha una lunga storia, una cultura ricca e una varietà di attrazioni che la rendono una destinazione di viaggio di prima scelta.
Se siete alla ricerca di un viaggio in Spagna di 11 giorni on the road fai da te, questo itinerario vi offre l’opportunità perfetta.
Sarete in grado di organizzarlo in perfetta autonomia, esattamente come abbiamo fatto noi, ma personalizzandolo secondo le vostre esigenze, i vostri gusti e interessi.
Noi siamo partiti da Valencia, una città ricca di vita notturna, cultura e storia, per poi esplorare le località dell’entroterra iberico e i paesaggi montuosi della Spagna.
Passando da Salamanca, Burgos, Segovia per arrivare infine nella capitale: Madrid.
Questo tour in Spagna di 11 giorni in auto mi ha fatto vivere un’altra esperienza indimenticabile nella penisola iberica.
Infatti, dopo aver fatto un itinerario in Andalusia di 7 giorni, vi porto con me alla scoperta delle regioni centrali della Spagna: le interessantissime Castilla Y Leon e La Mancia.
Sì, quella di Don Quixotte!
Qui sotto vi metto anche una mappa per farvi vedere dell’intero percorso che abbiamo fatto noi.
Vi anticipo che noi abbiamo siamo atterrati a Valencia, abbiamo preso il treno veloce (la RENFE) fino a Madrid, poi preso un’auto a noleggio dalla capitale, abbiamo fatto tutto il tour e a Madrid siamo tornati, per poi volare di nuovo in Italia.
Ma andiamo con ordine.
Questa qui sotto è la mappa del nostro viaggio in Spagna di 11 giorni.
Indice
- 1 Mappa viaggio in Spagna di 11 giorni
- 2 Viaggio in Spagna: consigli utili
- 3 Costi di un viaggio in Spagna in auto fai da te
- 4 Undici giorni in Spagna: tutte le tappe
- 5 Viaggio in Spagna: prima tappa Valencia
- 6 Seconda tappa: da Valencia a Salamanca
- 7 Terza tappa: Burgos
- 8 Quarta tappa: Segovia
- 9 Quinta tappa
Mappa viaggio in Spagna di 11 giorni
Viaggio in Spagna: consigli utili
Partiamo dall’inizio: in questo paragrafo ci sono alcuni consigli utili, le basi proprio, se volete organizzare un viaggio in Spagna fai da te, in totale autonomia, che sia in auto, con i mezzi pubblici o con tour organizzati.
Qui, trovate tutto quello a cui ho pensato.
Se manca qualcosa, scrivetelo nei commenti: rispondo a tutti!
Come arrivare in Spagna dall’Italia
Aereo
La Spagna è a poco più di un’ora di volo dall’Italia.
Da qualsiasi città decidiate di iniziare il vostro tour (noi abbiamo iniziato da Valencia, ma potete farlo anche da Madrid), andate su un sito comparatore tipo momondo e scegliete un vettore low cost, vista la brevità del viaggio.
Non fate come me che quando ero giovane una volta ho fatto Firenze-Barcellona in bus.
Se avete le ferie contate (come noi), vale la pena spendere qualche decina di euro in più per un volo low cost, piuttosto che passare ore e ore su un bus.
Autobus
Se invece, al contrario di me, siete giovani e l’unica cosa che vi interessa è spendere poco, allora ho la soluzione per voi: si chiama FLIXBUS.
Da numerosissime città d’Italia, ci sono bus che partono e portano a Valencia, Alicante o Barcellona.
A quel punto, il treno veloce (la RENFE) o un tour organizzato (ve ne parlo nei prossimi paragrafi) vi possono portare ovunque.
Treno
Se invece siete amanti dei viaggi in treno, sappiate che arrivare in Spagna in treno si può, ma è un po’ più complicato che con altri mezzi.
Per parlare chiaro, al momento, bisogna passare dalla tratta Milano-Lione (sì, quella Lione in Francia) per poi arrivare a Barcellona.
Da lì, il viaggio in Spagna può iniziare.
Date un’occhiata su OMIO per tutte le offerte sulla tratta per la Spagna.
Noleggiare un’auto in Spagna
Per un itinerario in Spagna on the road dovete necessariamente noleggiare un’auto. I costi non sono esagerati se usate, per esempio, DiscoverCars.
Si tratta di un sito comparatore: cioè di un sito che analizza le numerosissime compagnie di noleggio auto per la località che avete scelto e che restituisce i risultati più economici per ogni tipo di auto.
Il mio consiglio è di prendere un auto piccola possibile per il vostro gruppo, visto il costo della benzina.
Per tutte le altre info, leggete i miei consigli sul noleggio auto in Spagna. Se poi avete altri dubbi, scrivete pure tutte le domande nei commenti: rispondo a tutti!

Le mura di Avila: imperdibili in un viaggio in Spagna in auto fai da te!
Tour organizzati
Se siete dei tipo pigri o semplicemente non ve la sentite di viaggiare in totale autonomia in un paese straniero (anche se in Spagna non ci sono problemi di alcun tipo nel viaggiare da soli), c’è anche il modo di viaggiare in semi-autonomia: i tour organizzati.
Mi spiego meglio: potete – faccio un esempio – prendere un volo o un bus e arrivare in una grande città come Madrid o Valencia o Barcellona e da lì partire per le classiche gite di un giorno, organizzate da tour operator locali.
La cosa bella però è che potete prenotarli direttamente dall’Italia, scegliendoli con tutta calma dal vostro divano.
Potete spostarvi tra le città più grandi, come Madrid e Valencia, con la RENFE e poi partecipare a tour organizzati di un giorno.
Date un’occhiata a questi tour di Get Your Guide o a questi di Headout.
Meteo in Spagna
Il meteo in Spagna dipende – chiaramente – dal periodo in cui decidete di fare il vostro viaggio. Noi siamo andati a luglio.
Ed era caldo. Caldo.
Era effettivamente molto caldo.
A Madrid abbiamo trovato anche 46 gradi. Alle 6 del pomeriggio!
Ma non abbiate paura, c’è il modo di adeguarsi e di non soffrire troppo. In fondo, si tratta di caldo secco, non c’è umidità e con qualche accorgimento, diventa sopportabile.
Cosa portare per un viaggio in Spagna
Anche in questo caso, dipende dal periodo in cui andate.
Se, come abbiamo fatto noi, scegliete di andare in estate, vi darò dei consigli banali, ma lo stesso secondo me non possono mancare in valigia: cappello, crema solare, scarpe e abiti leggeri, una bottiglia di acqua ecologica da riempire continuamente, scarpe comode, calzini di cotone e occhiali da sole.
Assicurazione di Viaggio
Anche se la Spagna si trova nell’Unione Europe a siamo coperti dal sistema sanitario locale, di questi tempi è sempre molto saggio fare un’assicurazione che copra – per esempio – le spese di una eventuale quarantena forzata oppure una notte in un hotel dell’aeroporto nel caso di cancellazione del volo.
Io non l’avevo mai fatta, poi una volta che ne ho avuto bisogno, mi sono ricreduta. L’assicurazione di viaggio costa pochi euro e ne salva migliaia. Si spera sempre che non c ne sia bisogno, ma nel caso in cui le cose prendano una brutta piega, meglio avere paura che buscarne, come diciamo a Siena.
Fate un preventivo su Heymondo e avrete uno sconto del 10% come lettori di questo blog.
Hotel
Noi abbiamo prenotato dall’Italia tutti gli hotel nei quali abbiamo soggiornato. Si risparmia parecchio e comunque, scegliendo alloggi disdicibili entro il giorno di arrivo, si può sempre cambiare itinerario senza spendere niente.
Costi di un viaggio in Spagna in auto fai da te
In questo paragrafo, vi do un’idea del costo che un viaggio in Spagna fai da te del genere possa avere.
Tenete sempre presente che noi, per risparmiare il più possibile, non appena abbiamo approvato il piano ferie, procediamo con le prenotazioni di voli, hotel, trasferimenti e noleggio auto e tutti gli hotel.
Se è possibile, con tariffe disdicibili; se non è possibile, facciamo un’assicurazione di viaggio (vi ho messo sopra il link di quella che uso io).
Un’altra cosa da non scordare è il periodo: in alta stagione (da maggio a settembre) i prezzi – soprattutto dei voli – saranno più alti, mentre in bassa stagione (ottobre, novembre e febbraio) saranno molto più bassi.
Questi sotto sono i costi che abbiamo sostenuto noi, viaggiando a luglio ma prenotando a febbraio.
- Voli Ryanair: Pisa – Valencia e Madrid – Pisa: prenotati con largo anticipo (a fine febbraio) sono costati meno di 170 Euro per due persone.
- Noleggio Auto: 5 giorni scarsi sono costati 140 Euro, ai quali bisogna aggiungere 50 Euro di benzina, 20 di autostrada e 20 di parcheggi vari. Leggete il mio post: consigli per il noleggio auto in Spagna.
- Metro: Dall’aeroporto di Valencia al centro ci vogliono 9,80 euro per due persone. La metro di Madrid costa 53,60 Euro per due persone (per 5 giorni) e la metro per arrivare all’aeroporto di Madrid 6 Euro sempre per due persone. La RENFE da Valencia a Madrid costa 40 Euro in due (prenotata in anticipo) ed i biglietti da Madrid per Toledo e ritorno, meno di 20 Euro, sempre in due.

Valencia: una delle città che non possono mancare in un viaggio in Spagna!
Undici giorni in Spagna: tutte le tappe
Questo viaggio in Spagna di 11 giorni ci ha fornito una grande opportunità per esplorare il paese iberico, ricchissimo di paesaggi meravigliosi e di storia.
Dai parchi di Madrid alle imponenti cattedrali di Burgos, alla storia antica di Salamanca, le regioni centrali della Spagna ci hanno offerto una combinazione unica e appagante di città d’arte, cultura e di paesaggi mozzafiato della Meseta.
Abbiamo iniziato il viaggio a Valencia per finirlo Madrid.
Questa qui sotto è la sintesi delle tappe del nostro tour in Spagna di 11 giorni:
- Valencia 2 giorni
- Madrid, Avila, Salamanca
- Salamanca, Burgos
- Burgos, Segovia
- Segovia, Alcalà de Henares
- Madrid 2 giorni
- Toledo
- Madrid 2 giorni
Viaggio in Spagna: prima tappa Valencia
I primi due giorni li trascorriamo pedalando la bici a Valencia.
Valencia è una destinazione ricca di attrazioni e luoghi da visitare.
Io l’ho amata tantissimo, ha un’atmosfera unica e allo stesso tempo varia.
Se si inizia a pedalare nel centro storico, si attraversa il parco che una volta era il fiume e si arriva alla gigantesca spiaggia, non sembra neanche di essere nella stessa città!
Comunque, anche con solo due giorni a disposizione, si possono comunque vedere tante cose.
La Cattedrale di Valencia, situata nel centro storico, la Lonja de la Seda, una costruzione gotica del XV secolo, dichiarata Patrimonio dell‘Umanità dall‘UNESCO sono solo alcune cose da scoprire il primo giorno.
Successivamente, ci dirigiamo verso la Ciutat de les Arts i les Ciències, una delle zone più moderne della città.
Qui visitiamo l‘Oceanogràfico di Valencia, una costruzione gigantesca che non si può definire semplicemente un grande acquario.
Infine, non ci dimentichiamo di visitare la spiaggia di Valencia, una delle più belle spiagge della Spagna.
Per altri dettagli, troverete tutto nell’articolo: due giorni a Valencia, itinerario in bicicletta.
Dove dormire a Valencia
Date un’occhiata al post su Dove alloggiare a Valencia, che vi indica zona per zona perché fermarsi a dormire proprio in quel quartiere.
Ce n’è per tutti i gusti (e le tasche!).
Seconda tappa: da Valencia a Salamanca
La sera del secondo giorno prendiamo il treno della RENFE, la linea ad alta velocità spagnola, che ci porta a Madrid con pochissimi soldi a testa.
Prenotando con largo anticipo, si risparmia un bel po’.
Ricordatevi di andare alla stazione per tempo perché i controlli sono rigorosi, come in aeroporto.
Si deve passare per i metal detector e le valige sono controllate scrupolosamente.
Se vi ricordate gli attacchi terroristici del marzo del 2004 alla stazione di Madrid Atocha, non vi stupirete. Anche la Spagna ha purtroppo versato un copioso tributo di sangue al terrorismo finto-religioso.
Arriviamo a Madrid in tarda serata, una cena veloce e ci ritiriamo nel b&b (molto molto spartano) che abbiamo trovato nella zona della stazione. Tanto sarà solo per poche ore…
Neanche il tempo di buttarsi sul letto e suona la sveglia!
Ci alziamo e in pochi minuti a piedi siamo alla stazione Madrid Atocha per ritirare l’auto a noleggio.
Scegliamo un’auto piccola (Ford KA) per contenere al massimo i costi del noleggio e della benzina. Si rivelerà comunque una scelta azzeccatissima.
Partiamo di buonissimo mattino, prendendo la strada che stasera ci porterà a Salamanca, con due tappe intermedie.

La Cattedrale di Salamanca: da non perdere in un Viaggio in Spagna fai da te in auto!
San Lorenzo El Escorial
Il monastero di San Lorenzo El Escorial, simbolo della Spagna imperiale, è la prima sosta che facciamo.
Il biglietto di entrata costa 10 Euro a persona, 5 costerà il parcheggio.
È un enorme quadrato di granito grigio, posato sui pendii della Sierra de Guadarrama.
Visto da lontano, sembra una gigantesca astronave!
L’ho inserito perché la guida del Tourng alla quale mi affido sempre per i mie viaggi itineranti gli affibbia 2 palle – il massimo – e quindi non posso non visitarlo.
L’impatto è spettacolare e molto affascinante, purtroppo all’interno è proibito fare foto (non è scritto da nessuna parte, lo preciso. Ma dei maleducati inservienti ve lo ricorderanno spesso).
Tutto sommato, forse, non vale le tre ore di sosta che gli dedichiamo.
Alla fine della visita, proseguiamo per Avila, la città di Santa Teresa, la nostra seconda tappa intermedia.
Avila
Avila è una città conosciuta per le sue mura medievali, leggendarie.
Di sicuro mi piace molto di più del monastero di San Lorenzo, anche se il restauro spagnolo delle mura mi lascia un po’ perplessa.
Sono restaurate talmente bene… da sembrare finte: l’effetto Disneyland, per capirsi!
Le mura di Avila corrono intorno alla città, e risalgono al X secolo.
Le mura sono state dichiarate dall‘UNESCO Patrimonio dell’Umanità e offrono una vista spettacolare sulla città sottostante. I visitatori possono anche godersi la vista dall‘alto della Torre de San Vincente.
Il costo per il camminamento è di 3,50 Euro a testa.
Altre attrazioni notevoli a Avila sono la sua Cattedrale, una delle più antiche di Spagna, che risale al XII secolo, e la Chiesa di San Pedro, costruita nel XII secolo.
Anche il Convento di Santa Teresa, fondato dalla Santa Teresa di Avila, è una meta molto popolare. La Cittadella di Avila, una fortezza che si trova nel cuore della città, offre anche una vista mozzafiato.
Per altri consigli, leggete il mio articolo su cosa vedere ad Avila.
Restiamo ad Avila circa tre ore, ci facciamo anche un pranzo leggero e veloce.
Nel sole del primo pomeriggio – fa caldissimo e ringraziamo Santa Teresa da Avila per l’aria condizionata in auto – riprendiamo la strada e finalmente arriviamo a Salamanca.
Salamanca
Tutta la sera del terzo giorno e la mattina successiva sono dedicate alla visita di Salamanca. È la città che mi piaciuta di più.
È bellissima, l’ho adorata! Non so perché, ma mi ha ricordato la mia Siena.
Sarà stata che è piccola, saranno stati i tantissimi studenti che la affollano, i caffè, l’uniformità del suo colore, il tramonto caldo e lungo sulla cattedrale, il clima caldo, secco ma con una deliziosa brezza fresca, ma io mi sono sentita immediatamente a casa.
Non so cosa sia stato, ma Salamanca mi ha incantata! Leggete il mio post su cosa vedere a Salamanca: itinerario.
Sarei voluta rimanere altri cento giorni, ma il tempo stringe e si cose da vedere ce ne sono tante altre.
Dopo aver dormito a Salamanca ed averla esplorata, a lungo, riprendiamo la strada per arrivare a Burgos.
Dove dormire a Salamanca
Dormiamo in un IBIS subito fuori dal centro, comodo per l’auto, pulito ed economico. Ci ha convinti perché costava molto meno degli altri hotel nel centro storico, ma è vicinissimo all mura della città. Una brevissima passeggiata a piedi.
Terza tappa: Burgos
Ho voluto inserire Burgos in tutti modi.
È molto lontano dagli itinerari consigliati per la Spagna Centrale, anzi.
In genere viene consigliata la visita durante un tour delle Asturie, ma è Patrimonio Unesco, meta di pellegrini da secoli, tappa fondamentale del “Camino”.
Potevo rinunciare? Non credo proprio!
Burgos è una città ricca di storia e di siti da visitare.
Da non perdere è la Cattedrale di Santa Maria, che è stata proclamata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
La cattedrale è un magnifico esempio di architettura gotica e al suo interno si possono ammirare alcuni dipinti di grande pregio. Altri luoghi da visitare a Burgos sono il Monastero di Las Huelgas e il Museo della Cattedrale. Quest‘ultimo è una vera e propria tesoro di opere d‘arte e oggetti storici.
Il centro storico è piccolo, tutto dedicato a El Cid, l’eroe nazionale spagnolo che qui è nato. Piacevolissima serata, anche se più fredda delle precedenti. Siamo infatti decisamente più a nord e si sente.
Dove dormire a Burgos
Abbiamo pernottato all‘Hostal Rimbombin molto carino ed economico a due passi da Plaza Mayor. Essendo il centro storico di Burgos chiuso al traffico, lasciamo l’auto in un parcheggio a pagamento, subito fuori dal centro. Ci costerà 12 Euro per un giorno, ma è a due minuti a piedi dal nostro hostal ed è custodito.
Quarta tappa: Segovia
Anche Segovia è patrimonio Unesco, ma al contrario di Salamanca o Avila o Burgos non mi è piaciuta molto. Cosa c’è da vedere a Segovia?
Il paese, piccolino, è incantevole e la cattedrale è spettacolare.
Ma il Real Alcazar è un falso clamoroso e il famoso acquedotto romano ha subito un restauro così pesante da farlo assomigliare molto alle costruzioni di Disneyland.
Anche in questo caso scegliamo un hotel nel centro e parcheggiamo l’auto subito fuori, con un costo di 4 euro. Iniziamo l’esplorazione dal Real Alcazar.
Appena lo vedo inorridisco.
È una riproduzione di un castello bavarese qui, nel centro della Meseta.
Purtroppo è in restauro e non si può entrare. Mi dispiace? No!
È orrendo, lo posso dire?
Ormai l’ho detto. E visto che non posso entrare, non mi sento neanche in colpa.
Anche il famosissimo acquedotto romano, sebbene decisamente spettacolare e di impatto, non mi piace più di tanto.
Segovia mi conquista con la sua atmosfera e le sue stradine, più che con i suoi monumenti.
Dove dormire a Segovia
Scegliamo di dormire all’Hostal Segovia, subito all’interno del centro storico, visto che troviamo parcheggio nei pressi.
Quinta tappa
Alcalà de Henares
Ci rimettiamo in marcia per Madrid. Prima di lasciare l’auto a noleggio facciamo una sosta nella città natale di Cervantes: Alcalà de Henares.
È un piccolo centro universitario, anch’esso patrimonio Unesco, alle porte di Madrid. Non mi ha un granché impressionata, lo ammetto.
Ci sono più cicogne che riferimenti a Don Chisciotte.
Ripartiamo e ci liberiamo dell’auto.
E finalmente siamo a Madrid! La capitale più caliente d’Europa.
Caliente di nome e di fatto, troviamo infatti 46 gradi!
Madrid
Madrid è la capitale della Spagna e la città più grande della nazione.
Si trova nella parte centrale della penisola iberica, ed è una città vibrante e cosmopolita ricca di storia, cultura e divertimento.
Madrid è famosa per i suoi numerosi musei che ospitano alcune delle più grandi collezioni al mondo di arte spagnola e internazionale.
Iniziamo ad esplorare Madrid con la metro.
Vediamo la Plaza Major, la Plaza de la Villa e l’affollatissimo Mercado di San Miguel.
È consigliato da tutte le guide per mangiare delle ottime tapas, a prezzi contenuti. In effetti la scelta è ampissima, ma cercate di andare presto, perché la calca è veramente tante. Sembra che tutti i madrileni e i turisti presenti in città, abbiano avuto la stessa idea per pranzo.
Leggete anche: Cosa vedere a Madrid e dintorni in 4 giorni?
Nel pomeriggio, come in ogni vacanza che si rispetti, ci vuole una cosa “da turista”.
Generalmente mi regalo una super costosa crociera sul fiume di turno. A Madrid la cosa “da turista” è il pellegrinaggio al Santiago Bernabeu, regno del Real Madrid.
Per 20 Euro a testa ci fanno entrare perfino negli spogliatoi!
Usciamo alle sei del pomeriggio, in tempo per vedere il Reina Sofia e Guernica, gratis (leggete il mio post su come risparmiare in un viaggio a Madrid).
Toledo
Per riprenderci dalla scivolata del Santiago Bernabeu, dedichiamo tutto il giorno successivo alla visita di Toledo. Prendiamo il bus di buon mattino e in un’ora e con meno di 20 Euro in due, arriviamo a Toledo.
Cliccate qui per prenotare un’escursione di un giorno a Toledo da Madrid.
Madrid
Il decimo giorno è dedicato ancora alla visita di Madrid: Plaza de Toros, Mercato S.Anton e soprattutto il Parco del Buon Retiro (Parque del Retiro).
Il polmone verde di Madrid, grazie al clima, è vissuto 365 giorni l’anno.
Corsi di yoga, concerti e corsi di orticultura sono solo alcune delle iniziative che lo caratterizzano.
Il tardo pomeriggio lo dedichiamo al Prado, anche questo gratis (leggete qui per sapere come visitare il Prado gratis).
L’ultimo giorno a Madrid, diamo un’occhiata al parco del Madrid Rio.
È una tranquilla passeggiata lungo il fiume, sul percorso si incontrano tutti i punti storici di Madrid, molto bello.
Lo sapevate che il fiume di Madrid si chiama Manzanarre? Io no.
Il pomeriggio è dedicato al Palacio Real, anche questo gratis. Non fatevi spaventare dalla coda che sicuramente troverete, scorre velocissima!
All’interno sono proibite le foto.
È l’ultima cosa che vediamo di Madrid, forse il suo monumento più famoso.
Scopro con sorpresa che in realtà i reali di Spagna non abitano qui, ma altrove.
Il Palacio Real è solo di rappresentanza.
Comunque è molto interessante.
Non fraintendetemi, a Madrid, a mio parere, vale la pena vedere molte altre cose, prima di visitare il palazzo reale, ma visto che c’è la possibilità di vederlo gratuitamente, a mio parere vale la pena passarci il tardo pomeriggio.
Con l’ultimo giorno, prepariamo i bagagli e andiamo verso l’aeroporto, stanchi ma felici.
Dove dormire a Madrid
A Madrid scegliamo di dormire in Calle de Fuencarral, all’IBIS Madrid Centro. Ci troviamo molto bene con questa catena di hotel e la zona la sera è davvero incredibile. Piena di gente e di locali in cui cenare, fino a tarda notte.
Se state organizzando un viaggio in Spagna, forse vi interessano gli altri articoli sulla penisola iberica.
****************************************************************************
Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".
Ogni volta che leggo Spagna non posso non cliccare! Madrid e Valencia le conosco molto bene, ma ancora non ho avuto la possibilità di visitare Burgos, Salamanca e Avila..dovrò rimediare al più presto! =)
Eh sì!
Forse sarò di parte perché ho una passione per la Spagna, ma questo itinerario è bellissimo 🙂 Amo la zona centrale ricca di chiese e di storia! Che bello, mi avete fatto venir voglia di tornare a Madrid e di rivisitare i dintorni della capitale!
E’da una vita che voglio vedere il centro della Spagna… Da mezza spagnola alla fine torno sempre nella “mia” Splendida Andalusia per trovare i parenti e mi perdo pezzi bellissimi… Come questo <3
L’Andalusia ha un posto speciale nel mio cuore… ma Salamanca ❤️
Che bella questa parte della Spagna! Probabilmente non ha il giusto riconoscimento che si merita…e te lo dice una che vive in Andalusia!
Io ho adorato l’Andalusia, ma anche la Spagna Centrale mi ha sorpresa non poco. Salamanca, poi… vabbè…
sono stata a Burgos durante il cammino di santiago: son rimasta sorpresa dalla sua bellezza!