In questo post vi parlo dell’itinerario in Normandia e Bretagna di 8 giorni che ho fatto.

Troverete, tappa per tappa, tutto quello che vale la pena vedere in questa zona nella Francia del Nord, nonché consigli e info utili che mi sono serviti per un viaggio on the road in Bretagna e Normandia, incluso dove dormire.

L’itinerario che ho fatto in Normandia e Bretagna è stato uno dei viaggi più belli della mia vita.

Spesso, si cercano mete esotiche per fare viaggi indimenticabili, questa volta ho trovato un posto incredibile a due ore di volo dall’Italia.

Probabilmente, il mio entusiasmo deriva dal fatto che prima del viaggio in Bretagna e Normandia mi sono preparata tanto dal punto di vista storico, leggendo libri e guardando serie TV relative a tutto quello che di importantissimo è accaduto in quei luoghi.

In fondo al post, troverete tutto quello che vi consiglio di leggere e vedere per affrontare l’itinerario in Normandia e Bretagna.

Un viaggio in di questo tipo deve essere necessariamente on the road, organizzato da soli e con auto a noleggio.

Ve lo dico perché, nonostante sia certamente faticoso (anche perché i chilometri sono tanti e le strade sono provinciali, non ci sono autostrade veloci), i luoghi sono talmente belli e interessanti che le deviazioni saranno numerosissime.

Parlo per esperienza personale perché, quello che vi indico, non è l’itinerario che abbiamo fatto alla fine, ma è quello pianificato in origine, al momento della prenotazione.

A un certo punto, infatti, quanto eravamo sulla via del ritorno verso Parigi, siamo tornati per un giorno nella penisola del Cotentin, per vedere altri luoghi legati allo sbarco in Normandia.

Ma tutto a tempo debito, ve lo racconto più avanti, quando ci arriveremo!

Dalla costa di Granito Rosa, a luoghi famosissimi come Saint-Malo e Mont-Saint-Michel, dalla Strada dei fari in Bretagna alle infinite spiagge normanne, questo itinerario in Normandia e Bretagna di 8 giorni vi porterà alla scoperta di quanto più bello ha da offrire il Nord della Francia.

Leggete anche: I 10 punti panoramici più belli di Bretagna e Normandia

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Itinerario in Normandia e Bretagna di 8 giorni: consigli utili


  • Durata del viaggio: noi abbiamo fatto un itinerario di 8 giorni, con ritmi serratissimi, il tempo a disposizione era poco e le cose da vedere tante. Secondo me 12 giorni sono un tempo migliore. La Francia del nord, però, ha il vantaggio di avere tante ore di luce, se andate in estate. Come vedrete nel dettaglio delle tappe, abbiamo sfruttato tutte le giornate fino alla fine, facendo anche piccole escursioni dopo cena, visto che il sole non era ancora tramontato. Vi consiglio di fare altrettanto, i tramonti normanni sono incredibilmente belli e utili al viaggiatore!
  • Come arrivare: per spendere di meno, vi consiglio di trovare un volo low cost (date un’occhiata su momondo) che arrivi all’aeroporto di Parigi Beauvais. Si trova praticamente a metà strada tra la capitale francese e la Normandia, per cui la prima tappa è già praticamente fatta.
  • Noleggio auto: per un itinerario in Normandia e Bretagna on the road dovete necessariamente noleggiare un’auto. I costi non sono esagerati se usate, per esempio, Discover Cars, che dà i risultati più economici per il tipo di auto che sceglierete. Il mio consiglio è di prendere un’auto piccola perché, anche se i chilometri da fare sono tanti, le strade in alcuni tratti sono particolarmente strette. Leggete il mio post: consigli per il noleggio auto low cost in Francia per tutte le informazioni al riguardo.
  • Tour privati: è molto difficile organizzare un viaggio del genere con i mezzi pubblici, ma se proprio avete voglia di guidare, vi consiglio di fare base a Parigi e prenotare dei tour di un giorno per visitare le spiagge dello sbarco o Giverny.
  • Cosa portare: la zona è molto piovosa e scarpe impermeabili e leggere (quelle da trekking sono perfette) e un k-way devono essere sempre nello zaino. Noi non abbiamo portato ombrelli per praticità, abbiamo protetto tutta l’attrezzatura fotografico con un impermeabile di una taglia più grande.
  • Assicurazione di viaggio: indispensabile sempre, ma in particolar modo in questo periodo. Fatela per tutti i componenti del viaggio. L’assicurazione di viaggio costa pochi euro e può farvene risparmiare migliaia.
  • Hotel: appena decidete le date, prenotate le notti in hotel. Gli alloggi in estate si esauriscono facilmente, in particolare modo nelle zone con città piccole (tipo la Normandia).
Non muoverti mai senza un’assicurazione di viaggio.
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Quando andare in Bretagna e Normandia


  • Meteo: la presenza dell’Oceano Atlantico garantisce inverni mai troppo freddi, ma anche in meteo particolarmente variabile, anche all’interno della stessa giornata. Le estati possono essere molto calde (come abbiamo trovato noi), ma la pioggia è tutt’altro che rara. Le stagioni migliori per andare in Bretagna e Normandia sono la tarda primavera e l’inizio dell’autunno, quando il meteo è ancora buono ma non ci sono più frotte di turisti.
  • Eventi: In ogni stagione, queste due regioni nel nord della Francia offrono eventi importanti e interessanti ai quali si può partecipare. Se andate in inverno, i carnevali di Granville e Nantes vi affascineranno; giugno è il mese in cui vi sono le celebrazioni dello Sbarco in Normandia, con parate e feste lungo tutta la costa. D’estate, in Bretagna è il tempo del Festival Interceltique di Lorient e delle decine di fest-noz, feste popolari a base di musica e balli tradizionali. In autunno, le sagre enogastronomiche la fanno da padrone e attirano tantissimi turisti, soprattutto francesi.

Mappa Itinerario in Normandia e Bretagna di 8 giorni


Questo itinerario di cui vi parlo è basato sulla mia esperienza.

Prendetelo come base per il vostro e fate tutte le variazioni che volete. L’improvvisazione è il bello dei viaggi itineranti!

Infatti, come dicevo nell’introduzione, questo di cui vi parlo è l’itinerario in Normandia e Bretagna che avremmo voluto fare ma che, nella parte finale, è stato stravolto.

Invece di dormire a Rennes, l’abbiamo visitata e poi siamo tornati verso nord, nella penisola del Cotentin, per dormire a Carentan.

Volevo vedere i luoghi della battaglia di Carentan e dove avevano combattuto gli uomini della compagnia Easy, la cui storia è raccontata in un libro bellissimo ma soprattutto nella serie TV di Stephen Spielberg “Banda di Fratelli”, di cui vi parlo alla fine del post.

Ecco la mappa del tour in Bretagna e Normandia.

Otto giorni in Bretagna e Normandia: tutte le tappe


Ecco le tappe originali del nostro itinerario in Normandia e Bretagna:

  1. Aeroporto Parigi Beauvais, Rouen;
  2. Abbazia di Jumieje, Fécamp, Étretat, Honfleur, Caen;
  3. Caen, Sword Beach, Juno Beach, Arromances-Les-Bains, Longues-Sur-Mer, Cimitero di Bayeaux;
  4. Colleville-Sur-Mer, Omaha Beach, Pointe Du Hoc, Utah beach, Saint Mère Église, Phare de Gatteville, Mont Saint Michel;
  5. Cancale, Saint-Malo, Dinard, Fort La Latte, Cap Fréhel, Costa di Granito Rosa, Pointe Saint-Mathieu;
  6. Pointe Du Van, Pointe di Penhir, Pointe du Raz, Quimpere;
  7. Carnac, Josselin, La Gacilly;
  8. Rennes; Giverny; Aeroporto Parigi Beauvais.

Itinerario in Normandia e Bretagna: 1° tappa


rouen

credits @ Depositphotos

Rouen

Rouen è la capitale della Normandia e sorge sulla riva destra della Senna. Il centro storico è disseminato di case a graticcio di origine medioevale, che personalmente adoro!

È famosa perché qui gli inglesi imprigionarono Giovanna d’Arco nella torre del castello e poi la bruciarono nella piazza del Vieux-Marché nel 1431.

Cose più importanti da vedere a Rouen:

  • la Cathédrale de Notre Dame del XIII secolo: costruita sulle rovine di un tempio più antico, al suo interno si può ammirare la tomba dei Cardinali d’Amboise.
  • Rue St-Romain: è la via del centro storico nella quale potete trovare numerosissime case a graticcio e negozi di antichi librai.
  • Historial-Jeanne d’Arc: un piccolo  museo multimediale che ripercorre la storia della santa patrona di Francia.
  • St-Maclou e dintorni: una chiesa luminosissima, affiancata da una gigantesca torre campanaria e circondata da un quartiere vivace e interessante.
  • Rue du Gros-Horologe: si tratta della via che dalla Piazza della Cattedrale porta al Vecchio Mercato. È famosa per l’arco sul quale spicca il famoso orologio di Rouen, del 1389.
  • Place du Vueux-Marché: alcune case del ‘500 affiancate da edifici più moderni, fanno da sfondo alla chiesa dedicata a Santa Giovanna d’Arco, che sorge esattamente sul luogo dove la Pulzella d’Orléan fu bruciata come eretica.

Dove dormire a Rouen: Hôtel Littéraire Gustave Flaubert. Lo abbiamo scelto perché è in centro e perché ha il parcheggio; è un’ottima sistemazione e ci siamo trovati bene.

Itinerario in Normandia e Bretagna: 2° tappa


Abbazia di Jumièges

Il primo posto nel quale ci fermiamo si trova poco distante da Rouen.

Si tratta di un’abbazia fondata nel 654 da San Filiberto.

Vi racconto tutto nel post sulla visita all’Abbazia di Jumièges.

abbazia jumiege normandia

Étretat

Piccolissimo villaggio di pescatori, che nel XIX secolo divenne celebre località balneare frequentata per lo più da parigini.

I turisti lo frequentano soprattutto per l’incredibile Falesia d’Aval, un arco naturale di roccia alto circa 85 metri dalla forma d’elefante, immortalata in numerosi quadri impressionisti.

falesia d'aval etretat normandia

Fécamp

A poco più di 15 chilometri a nord est di Étretat, si trova un altro villaggio che vale la pena di visitare, sia per l’importanza storica dell’abbazia benedettina La Trinité del X secolo, che per la vista spettacolare che regala sulle falesie più alte della Normandia, alte ben 126 metri.

Andate a Cap Fagnet per avere l’orizzonte più ampio e bello su questa incredibile meraviglia della natura.

Honfleur

Ci fermiamo in questo posto delizioso dopo aver attraversato il mastodontico Ponte di Normandia (a pedaggio).

La cosa più bella da vedere è il bacino del porto, Le Vieux Bassin, scavato nel XVII secolo nel centro abitato e circondato da case strette e alte.

Fermatevi a riposare e a mangiare delle ottime tartlette au citron in una delle tante patisserie nei dintorni del porto.

normandia honfleur

Caen

Capoluogo del dipartimento di Calvados, Caen è una città di oltre 200 mila abitanti, famosa per la sua università e il Memoriale di Caen, dedicato allo sbarco in Normandia.

Da tutti coloro che fanno questo tipo di itinerario on the road, Caen è presa come base di partenza per visitare la zona relativa alle Spiagge dello Sbarco.

Cose da non perdere a Caen:

  • Castello: lo château voluto da Guglielmo il Conquistatore, arricchito e modificato attraverso i secoli, è oggi sede di ben due musei: il Museo di Normandia e il Museo delle Belle Arti.
  • Abbaye-aux-Hommes: anch’essa fondato da Guglielmo il Conquistatore nel 1061, durante gli anni della II Guerra Mondiale fu rifugio di migliaia di cittadini durante e dopo i bombardamenti. Se ne ha una bellissima vista d’insieme da Place Guilloard.
  • St.Etienne: una chiesa romanica costruita grazie al frate Lanfranco di Pavia, è una delle più antiche della città, risalente al 1077.
  • Mémorial de Caen: a circa 3 chilometri dal centro storico, si trova questo importantissimo monumento costruito nel bunker voluto dal generale tedesco Richter. Il museo è interessantissimo, prendetelo come base per tutto ciò che vedrete dopo. L’ingresso è a pagamento e la visita richiederà circa un’ora o qualcosa in più, se siete interessati all’argomento.

Dove dormire a Caen: Ibis Style Caen Centre. Scegliamo un hotel IBIS per il parcheggio e perché è in centro, comodissimo per visitare Caen.

Itinerario in Normandia e Bretagna: 3° tappa


Sword Beach e Juno Beach

La prima cosa che viene in mente a tutti quando sentiamo la parola “Normandia” è lo sbarco.

Il 6 giugno 1944 le forze alleate di Inghilterra, Stati Uniti e Canada arrivarono in queste spiagge per dare il via all’Operazione Overlord, che avrebbe liberato l’Europa dal giogo nazista.

Partendo da est, Sword e Juno Beach sono le prime spiagge che si trovano.

Ve ne parlo nel post sulle Spiagge dello sbarco in Normandia.

Le spiagge normanne sono importantissime dal punto di vista storico, ma anche da quello naturalistico.

Larga parte delle spiagge e dell’immediato entroterra sono aree protette e, al di là di tutto, luoghi incredibilmente belli e selvaggi.

Prendetevi del tempo per fare uno spuntino sulla spiaggia e lasciare che gli ioni marini vi rendano felici.

Sword beach normandia itinerario

Arromanches-les-Bains

Si trova su Gold Beach, il luogo scelto dagli alleati per creare un gigantesco porto artificiale, indispensabile per lo sbarco dei mezzi pesanti.

Giganteschi pontili in ferro si vedono ancora oggi sia sulla spiaggia che a largo. Durante la bassa marea, è possibile persino toccarli.

Noi lo scegliamo come base per un giorno, spostandoci per vedere il resto dei dintorni e poi tornare a dormire qui la sera. È uno dei posti che mi porto più nel cuore.

Tra la bassa marea, il lunghissimo tramonto, la camera d’albergo che si affaccia sul mare e le deliziose galette au beurre salé che mi sono mangiata dopo cena, Arromanches-les-Bains è un posto speciale nei miei ricordi.

Dove dormire ad Arromanches-les-Bains: Hotel d’Arromanches Pappagall. L’hotel in sé non è niente di eccezionale, ma dalla finestra si vedono la spiaggia e il mare e, per me, è il più bello di Francia!

arromanches les bains

Longue-Sur-Mer

Come ci capiterà di fare tante volte in questo viaggio in Bretagna e Normandia, sfruttiamo il lunghissimo tramonto nord francese per visitare le batterie di Longue-Sur-Mer dopo cena.

L’accesso è libero, potete andare quando volete, non ci sono biglietti da pagare.

Si può entrare nelle casematte e nei bunker che dominano la spiaggia, ancora dotati di cannone.

Questa batteria faceva parte del Vallo Atlantico, la fortificazione che i nazisti avevano costruito lungo tutta la costa francese per impedire lo sbarco alleato.

Bayeaux

A soli 9 chilometri dalla costa, anche questa deliziosa cittadina la visitiamo dopo cena, per poi far ritorno ad Arromanches.

È famosa per l’Arazzo di Bayeux, un capolavoro dell’arte medioevale che è un vero e proprio documento storico, diventato Patrimonio UNESCO.

Si tratta di una tela di lino, lunga oltre 70 metri e larga poco più di mezzo, che racconta gli avvenimenti che portarono Guglielmo Duca di Normandia a conquistare l’Inghilterra nel 1066.

Noi in realtà la visitiamo perché voglio vedere il Cimitero di Guerra, all’entrata del quale si trova un monumento a tutti i giornalisti che hanno dato la vita per raccontare le guerre del mondo.

La prima lapide che troviamo, è quella dedicata al mitico Robert Capa, colui che sbarcò insieme ai soldati americani a Omaha Beach il D-Day.

Racconta lui stesso quella storia nel capolavoro “Leggermente fuori fuoco”, di cui vi parlo in fondo al post.

Itinerario in Normandia e Bretagna: 4° tappa


Colleville-Sur-Mer

Sulla collina che domina Omaha Beach, si trova uno dei luoghi che mi hanno più commossa: il Normandy American Cemetery and Memorial.

L’ingresso è gratuito.

Vi troverete di fronte a 9387 croci bianche in marmo, tutte uguali, perfettamente allineate. Per darvi un’idea della grandezza, occupano 70 ettari.

Ognuna di queste croci bianche, porta il nome, il grado e la data della morte di un soldato che ha perso la vita durante lo Sbarco in Normandia.

La distesa è a perdita d’occhio e la commozione è forte.

All’ingresso, nell’asse centrale, si trovano incisi sul muro i nomi di altri 1557 soldati morti il giorno dello sbarco, le cui spoglie non furono mai trovate.

normandia e bretagna

Omaha Beach, Pointe Du Hoc e Utah beach

Omaha Beach e Pointe du Hoc sono i lughi che hanno visto il maggior spargimento di sangue durante il D-Day.

È difficile da credere che posti così incontaminati abbiano visto uno degli spargimenti di sangue più violenti della storia dell’umanità, ma basta dare un’occhiata ai crateri lasciati dalle bombe su Point du Hoc per avere una vaghissima idea di quello che fu il D-Day.

normandia e bretagna pointe du hoc

Saint Mère Église

A 13 chilometri da Utha Beach, sorge questo minuscolo borgo che ebbe un importanza fondamentale nei giorni dello sbarco.

Guardate “Il giorno più lungo” di cui vi parlo in fondo al post per capire meglio.

Infatti, il 4 giugno 1944, iniziarono proprio in questo posto le ostilità tra alleati e nazisti, alle 3.30 di notte, ben due ore prima che i soldati toccassero le spiagge normanne.

Oltre 13000 soldati furono paracadutati qui, ma la presa del villaggio fu complicata e sanguinosa, a causa della numerosa presenza del nemico.

Un paracadutista si impigliò nelle guglie della chiesa e lì rimase per tutta la notte, fino a che non fu liberato e fatto prigioniero. Una statua ricorda ancora il famoso episodio.

saint mere eglise itinerario bretagna e normandia

Phare de Gatteville

Noto anche come Pointe de Barfleur Light, il Faro di Gatteville, vicino a Gatteville-le-Phare sulla punta di Barfleur, è uno dei fari più più alti del mondo, con i suoi 75 metri.

Fu costruito tra il 1829 e il 1832 e regala un panorama fantastico.

Noi facciamo solo una toccata e fuga, perché abbiamo fretta di raggiungere la prossima tappa.

Mont-St-Michel

Forse il sito più famoso di Francia, di scuro il simbolo della Normandia, Mont-St-Michel si staglia sull’omonima baia come se fosse un sogno.

Altro 78 metri sul livello del mare, dal quale sorge, accoglie un’abbazia e un borgo fortificato.

Anche se nel corso degli anni è stato trasformato in una specie di Disneyland medioevale, questa zona è un’incredibile meraviglia della natura.

Pensate che ospita le maree più profonde del vecchio continente, ben 14 metri di dislivello, che scoprono fino a 15 chilometri di spiaggia.

È un luogo magico e incredibile, non ve lo fate scappare, al di là dell’attrazione turistica.

Noi scegliamo di arrivare a fine giornata, quando tutti i turisti hanno lasciato il luogo.

Troviamo l’abbazia chiusa, ma quello che interessa maggiormente è guardare la marea e la spiaggia intorno al monte, che si tingono di rosa nell’infinito tramonto normanno.

Per tutte le altre info, vi rimando al post sulla visita a Mont-St-Michel.

Dove dormire a Mont Saint Michel: Le Relais Saint Michel. Se volete un’esperienza completa, scegliete un hotel che si affacci sulla baia, così potrete ammirare la Meraviglia di Normandia anche dalla vostra finestra.

mont st michel tramonto

Itinerario in Normandia e Bretagna: 5° tappa


Cancale

Una località balneare di neanche 5000 abitanti, rivolta verso la baia di Mont-St-Michel, Cancale è famosa per una cosa sola: le ostriche!

Vengono allevate direttamente nel bacino di fronte alla città e vendute fresche nel porto e nelle vie dintorno: la Houle.

Si comprano a dozzine (nel senso di 12 alla volta) e si mangiano sul momento.

Noi arriviamo qui di primo mattino e, appena fatta colazione, non ce la sentiamo di approfittarne.

Ma, intorno a noi, nessuno si fa i nostri problemi e le dozzine di ostriche vengono trangugiate crude con appena due gocce di limone.

cancale normandia allevamenti ostriche

Saint-Malo

Saint-Malo è un posto straordinario, che mi è piaciuto tantissimo e che mi ha lasciato due grandi rimpianti:

  • non averci passato la notte
  • non essere andata nelle Channel Islands (Jersey e Guernsey, territorio britannico), uno dei miei sogni.

Per tutto il resto, vi rimando al mio post Saint-Malo, cosa vedere in un giorno nella città corsara.

Saint Malo

Fort La Latte, Cap Fréhel e la Costa di Granito Rosa

Tra Paimpol e Trébeurden, lungo la costa della manica, non perdetevi la strada panoramica che per più di 15 chilometri vi accompagna lungo uno dei paesaggi più straordinari che vi capiterà di vedere nella vita, la Costa di Granito Rosa.

Formazioni rocciose antropomorfe che si stagliano sull’Atlantico e che, al tramonto, assumono un colore che sembra finto.

In questo paesaggio, ci sono due edifici che non dovete assolutamente perdere: Fort La Latte, noto anche come château de la Roche Goyon, che si raggiunge con una breve passeggiata tra la macchia mediterranea e i numerosi nidi di uccelli di questa riserva, e il faro a nord,

Un faro solitario che si staglia sulla costa selvaggia dai colori irreali, che vanno dal rosa chiaro al grigio scuro, Cap Fréhel è un luogo che rimette in pace con il mondo.

Da giugno a settembre, se volete accedere in auto dovrete pagare, ma altrimenti, potete fare una lunga passeggiata fino al faro, altro oltre 100 metri.

Purtroppo si tratta di una ricostruzione degli anni ’50, visto che l’originale andò distrutto durante la seconda guerra mondiale.

Consiglio PRO: se avete più tempo, potete seguire la celebre Strada dei Fari, in francese Route des Phares, la zona con la più alta concentrazione di fari marini al mondo. Da Brignogan fino a Brest, in questa strada di 90 chilometri svettano ben 17 fari, oltre 80 torrette e più di 200 boe segnaletiche.
bretagna strada dei fari

Pointe Saint-Mathieu

Alla fine di quella che sarà la tappa più lunga, faticosa e soddisfacente del viaggio in Bretagna, arriviamo quasi di notte a Pointe Saint-Mathieu.

Avremmo voluto vedere una delle tempeste atlantiche che spazzano spesso queste coste, ma il mare è piatto come una tavola, la luna alta e luminosissima e le foche che abitano da queste parti, fanno capolino sulla superficie dell’acqua, regalandoci sorpresa e meraviglia.

Dove dormire a Pointe Saint-Mathieu: Hostellerie de la Pointe Saint-Mathieu. Non c’è molto da scegliere in questo posto, ci sono solo tre hotel di cui due al completo al momento in cui decidiamo di prenotare. Ma ci dice benissimo e ci troviamo molto bene all’Hostellerie!

pointe st mathieu bretagna finisterre

Itinerario in Normandia e Bretagna: 6° tappa


Pointe De Pen Hir, Pointe Du Van e Pointe du Raz

Questi incredibili promontori naturali, sono visitabili oggi grazie a una grande operazione che ha portato all’eliminazione di tutte le strutture edificate negli anni ’60.

Tutto il centro visitatori è stato arretrato di quasi un chilometro, in modo che la vista sia assolutamente incontaminata allo sguardo.

Non c’è molto da dire di questi luoghi, se non ammirarli, fotografarli e respirarli il più possibile.

Consiglio PRO: se vi piace fare trekking, vi consiglio di percorrere il famoso Sentiero dei Doganieri che in un’ora e mezzo circa, vi porta da Perros-Guirec fino a Trégastel. Il sentiero è agevole e ben segnalato.
normandia e bretagna

Quimper

Arriviamo in questa piccola cittadina di neanche 70 mila abitanti dopo una giornata di trekking e cammino lungo le coste.

È abbastanza tardi e facciamo appena in tempo a visitare la maestosa Cattedrale di Saint-Corentin, mangiare una galette bretone e crollare a letto.

Mi spiace non potervi dire di più di Quimper, sono sicura che abbia tanto da offrire.

Ma, come ho detto all’inizio, questo itinerario in Normandia e Bretagna è basato unicamente sulla mia esperienza e non vi posso dire altro.

Dove dormire a Quimper: Best Western Plus Hotel Kregenn. Lo scegliemo per la vicinanza alla cattedrale e il parcheggio privato, in modo da arrivare in centro più in fretta possibile, visto il tempo risicato che abbiamo dedicato a Quimper.

quimper bretagna case medioevali

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Itinerario in Normandia e Bretagna: 7° tappa


Carnac

Vicino al promontorio della baia del Quiberon, si trova un luogo che per gli amanti della storia regala al contempo meraviglia e frustrazione.

Si tratta di Carnac, il borgo che ospita gli allineamenti megalitici probabilmente più estesi del mondo.

È un sito preistorico datato tra il 5000 e il 2000 a.C.

Ve ne ho parlato nel post I Misteri delle Pietre di Carnac.

carnac bretagna allineamenti megalitici

Josselin

Ci fermiamo in questo piccolo villaggio di 2600 abitanti, che sorge sulle rive del fiume Oust, solo per visitarne il celebre castello.

Il Castello di Josselin è tutt’oggi abitato dai discendenti della famiglia Rohan ed è stato più volte distrutto lungo i secoli, l’ultima delle quali per volere del perfido Cardinale Richelieu.

Per tutte le info, leggete il  mio post sulla visita al Castello di Josselin.

La Gacilly

Quando si viaggia on the road, a volte capitano dei colpi di culo fortuna come quello che è capitato a noi quando abbiamo prenotato il nostro hotel a La Gacilly.

Doveva essere solo un posto in cui dormire, invece abbiamo scoperto un villaggio delizioso, con stradine a ciottoli medioevali che mi sono piaciute tantissimo.

Inoltre, si tiene a La Gacilly un festival fotografico molto famoso, che trasforma la città in una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto.

Se poi ci mettete anche un pacifico fiume (l’Aff) che la bagna, l’atmosfera nelle lunghe serate estive bretoni diventa magica.

Dove dormire a La Gacilly: La Bergerie Yves Rocher. Direttamente nel piccolo centro de La Gacilly, questo hotel offre dei piccoli appartamenti da due o quattro persone, con parcheggio gratuito e colazione inclusa.

Itinerario in Normandia e Bretagna: 8 tappa


Rennes

Rennes case medioevali

credits @ Depositphotos

Capoluogo della Bretagna, a questa cittadina di 215 mila abitanti, non dedichiamo il tempo che merita.

La visitiamo in fretta perché, come ho detto sopra, modifichiamo il nostro itinerario per passare una notte a Carentan, nella penisola del Cotentin.

Cosa vedere a Rennes:

  • Place de la Mairie: il cuore vero di Rennes, è questa piazza occupata in parte dal municipio, l’Hotel de la Ville e in parte dal Teatro dell’Opera del 1832.
  • Palais du Parlement de Bretagne: Il Palazzo del Parlamento della Bretagna è visitabile con visite guidate da prenotare presso l’Ufficio del Turismo di Rennes.
  • Cathédral St-Pierre: Si tratta di una enorme chiesa, rifatta tra il 1787 e il 1844, a seguito del devastante incendio che colpì Rennes nel 1720. Le strade nei dintorni della cattedrale scamparono miracolosamente al rogo e regalano ancora oggi deliziose case a graticcio di origine medioevale (una su tutte: Place du Champ Jaques).
  • Rue St-George: anche in questo caso, oltre ai numerosi negozi che la fiancheggiano, questa strada la visitiamo principalmente per fotografare le case a graticcio, una mia grande passione (oramai lo avrete capito!).

Giverny

Villaggio delizioso, interamente consacrato al maestro impressionista che l’ha reso famoso in tutto il mondo.

A Giverny si va esclusivamente per visitare la casa di Monet, la Maison Monet che, oltre a ospitare l’atelier del maestro, è circondata dal celebre giardino giapponese, immortalato decine di volte.

Per orari, biglietti e costi, leggete il mio post sulla visita alla casa di Monet a Giverny.

giverny monet giardino

Aeroporto Parigi Beauvais

Arriviamo alla fine del nostro viaggio in Normandia e Bretagna: è stato esaltante, commovente, curioso, faticoso e molto, molto interessante.

Come dicevo prima, oltre al meteo eccezionale che abbiamo trovato, le immense spiaggie, le falesie altissime, le chiese millenarie ma soprattutto le mille storie che ci hanno accompagnato, hanno reso questo viaggio indimenticabile.

Se avete voglia di avere un’esperienza altrettanto soddisfacennte, continuate a leggere quello che vi consiglio di vedere prima di fare questo itinerario.

Bretagna e Normandia: cosa leggere e vedere prima del viaggio


Come vi dicevo, quello che ha reso questo viaggio speciale è stato l’essermi informata tanto e a lungo, prima di partire.

Ho letto e visto tutto quello che potevo sui luoghi che visitavo e, una volta arrivata sul posto, non ho avuto bisogno di guide.

Sapevo già tutto!

Cosa vedere per un viaggio in Normandia

  • Banda di fratelli: una serie TV di Stephen Spielberg, tratta dall’omonimo romanzo di Stephen Ambrose. Parla della storia vera della compagnia Easy del 506° Reggimento Aviotrasportato. Dal D-Day fino al Nido dell’Aquila di Hitler, le vicende di questi ragazzi ci fanno vivere l’ultimo anno di guerra da un punto di vista crudo ma interessante e veritiero.
  • Il giorno più lungo: ancora un film, questa volta vecchio ma non meno interessante, tratto da un romanzo. È stato il primo di una lunga serie di quelli che racconteranno il 6 giugno 1944.

Cosa leggere prima di un viaggio in Normandia

  • Leggermente fuori fuoco, di Robert Capa: un punto di vista insolito e lucido, quello di un fotografo che, nella sua autobiografia, racconta il giorno del suo sbarco, direttamente in prima linea, a Omha Beach. La paura, il rumore, la morte che gli fischia vicino insieme alle pallottole tedesche che massacrarono le prime linee di alleati. Un racconto che mi ha tenuta incollata alle pagine: ironico, elegante, crudo e umano è un libro che dovrebbe essere letto nelle scuole.
  • Il giorno più lungo, di Cornelius Ryan: per la prima volta nella storia si parla del D-Day non dal punto di vista tattico, ma da quello delle persone che lo hanno vissuto. Si tratta di un saggio molto interessante, che l’autore scrisse intervistando chi, quel giorno, per vari motivi si trovava nei luoghi dello sbarco. Dalla figlia del contadino che nasconde un paracadutista ferito e che alla fine lo sposerà, cucendo l’abito da sposa con la seta del paracadute; al soldato rimasto appeso al campanile della chiesa di Sainte-Mere-Eglise, al generale tedesco che vorrebbe entrare in azione ma che deve rispettare gli ordini, ai ranger che muoiono provando a scalare Pointe du Hoc: un libro indimenticabile.

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Francesca

Francesca

La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".